T-AMBIENTE

Ecologia per la tutela Idrica.

Nel campo della tutela ambientale, particolare significato assume la conservazione e il recupero della qualità delle acque superficiali. Uno dei settori tecnologici che l'uomo ha sviluppato per limitare i sovraccarichi all'ambiente è quello dell'Ingegneria Sanitaria che si occupa del trattamento di ogni tipo di rifiuto. E' uno tra gli aspetti della nuova industria del disinquinamento, punto di forza delle attuali politiche ambientali ispirate più decisamente al principio del non inquinamento anziché limitate al solo atto punitivo nei confronti di chi ha inquinato, per eliminare a monte le cause di degrado. L'ingegneria sanitaria opera a due livelli:

  • quello primario della ”prevenzione” con l'abbattimento dei fumi e il trattamento delle acque reflue prima di rilasciarle nell'ambiente;
  • quello secondario del ”trattamento” a posteriori dei rifiuti con:
  • recupero,
  • riutilizzo,
  • riciclaggio,
  • distruzione.

L'acqua idropotabile, cioè quella di qualità migliore, è utilizzata correntemente per tutte quelle operazioni in cui sarebbe possibile anche l'utilizzo di acque di qualità inferiore (per esempio: l'innaffiamento dei giardini o delle aiuole etc.). L'acqua potabile, proveniente da acquedotto, da falde supericiali, da falde freatiche, da pozzo ecc., una volta usata per le attività umane o industriali è contaminata da agenti diversi diventando acqua reflua che non può essere dispersa tal quale nell'Ambiente. Attualmente oltre al prelievo dalle normali sorgenti naturali anche l'emungimento di pozzi è maggiorato per sopperire alla carenza delle reti (in Italia) che distribuiscono solo il 70 % circa dell'acqua immessa. In Italia circa l'80 % delle acque approvvigionate, dopo l'uso e con inconsistenti o inesistenti trattamenti di depurazione, finisce direttamente o indirettamente (tramite fiumi, canali, torrenti etc.) prevalentemente  in mare. I reflui biologici provenienti da abitazioni non collegate a pubbliche fognature e immessi in falde mediante pozzi assorbenti o sistemi di sub - irrigazione, rappresentano una forte fonte d'inquinamento a breve o vasto raggio a seconda della pressione umana esistente sul territorio che si considera. Un problema di grande attualità ecologica e igienica, allo stato male affrontato (o volutamente ignorato), è costituito dalla tutela qualitativa delle acque. In tale quadro, il cambiamento culturale si è reso indispensabile al punto che le Istituzioni sono intervenute con i seguenti provvedimenti:

  • da parte della Unione Europea con DIRETTIVE;
  • da parte dello Stato Italiano con Decreti Legislativi.

Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE e D.Lgs. 152/06 Parte III.

La direttiva persegue obiettivi ambiziosi :

  • prevenire il deterioramento qualitativo e quantitativo,
  • migliorare lo stato delle acque,
  • assicurare un utilizzo sostenibile, basato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche disponibili.
  • raggiungere lo stato di "buono" per tutte le acque entro il 31 dicembre 2015.

Il DGls 152/06, nella parte III, "Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche", ha previsto:

  • Tutti gli scarichi sono disciplinati e devono rispettare i valori limite (Allegato 5 alla Parte Terza) del decreto (art. 101);
  • Obiettivo della depurazione : qualità del corpo idrico ricettore;
  • Piano di Tutela (stralcio del Piano di Bacino): strumento che interviene sulle derivazioni (deflusso minimo vitale), definisce i carichi ammissibili da ciascun corpo idrico (sulla base della capacità autodepurativa);
  • Gestione delle acque di prima pioggia;
  • Trattamenti appropriati: per acque reflue di tipo civile relativi a piccole utenze (per scarichi < 2000 A.E.) - (Art. 105 comma 2 e Allegato 5 Punto 3) - (Art.76 comma 2);
  • Trattamenti convenzionali:
  • a) Pretrattamento;
  • b) Trattamento primario;
  • c) Trattamento secondario;
  • Trattamenti Terziari e di finissaggio:
  • a) Terziari (nitrificazione - denitrificazione > fitodepurazione e lagunaggi);
  • b) Finissaggio (filtrazione > fitodepurazione e lagunaggi);
  • c) Disinfezione (clorazione > fitodepurazione e lagunaggi).

Il DGls 152/06, nella parte IV, "....................................................................................................................", ha previsto:

 

Ecologia Ambientale

Con soluzioni semplici e metodologie innovative si realizzano:

  • Sanificazione ambientale di pozzetti stradali di fognatura in aree pedonali.
  • Riutilizzo di acque depurate in processi produttivi o per irrigazione
  • Recuperi acque meteoriche per usi domestici o per irrigazione